Accogliamo con soddisfazione la notizia (tuttavia non ancora ufficialmente confermata) che il Ministro della Salute, con un nuovo decreto del 28 ottobre, ha deciso di sospendere il precedente decreto, che metteva gli estratti di CBD tra i medicinali stupefacenti e contro il quale stavamo predisponendo un ricorso.
Speranza ha anche espresso l’intenzione di convocare un tavolo di lavoro per affrontare la materia «in maniera sistematica e complessiva». In particolare invita l’Istituto Superiore di Sanità e il Consiglio Superiore di Sanità a esprimersi, con una rivalutazione complessiva, sull’aggiornamento delle tabelle degli stupefacenti e valutare «se gli effetti della sostanza attiva cannabidiolo rimangono immutati a prescindere dalla percentuale di utilizzo della stessa».