RICERCA APPLICATA E INNOVAZIONE NELLA FILIERA DELLA CANAPA ALIMENTARE ED INDUSTRIALE (II Edizione).
Qui troverete tutte le presentazioni dei Relatori Intervenuti all’incontro.
(Alcuni non hanno usato Template, quindi è stato riportato il loro intervento in forma descrittiva, di seguito)
- Beppe Croce (Presidente Federcanapa)
Il settore della Canapa sta attraversando un periodo difficile a causa delle politiche governative, che cercano di vietare l’utilizzo della Biomassa. Inoltre, Negli ultimi anni le condizioni avverse , in particolare in Sicilia, hanno reso difficile la produzione sopratutto di seme alimentare, che quest’anno si registra quasi assente nel mercato Italiano.
LE FILIERE DELLA CANAPA INDUSTRIALE ALLA LUCE DELLE NOVITA’ NORMATIVE ITALIANE ED EUROPEE – (Avv. Giacomo Bulleri)
Il Decreto Sicurezza vieta l’uso delle infiorescenze in qualsiasi forma, compreso l’utilizzo alimentare, con una possibile revisione ad aprile.
Il decreto che classificava il CBD come sostanza stupefacente è stato sospeso.
La normativa europea sui novel food (Reg. UE 2283/2015 e Reg. CE 178/2002) non riconosce i fiori di canapa come novel food, dato che prima del 1998 erano già utilizzati in alimenti.
- THC come contaminante: regolato dal Reg. UE 2022/1393 e dal D.M. Salute 4.11.2019.
- Canapa come pianta officinale: regolata dal D.Lgs. 75/2018.
- Vi è una necessità di chiarezza normativa e maggiore ricerca scientifica, specialmente nel settore veterinario, dove ha già mostrato risultati positivi significativi nella mangimistica.
CANAPA ALIMENTARE , COSMESI E NOVEL FOOD : LE PROSPETTIVE IN EUROPA – Lorenza Romanese (Direttrice EIHA)
Analisi delle prospettive europee nei settori cosmetico, alimentare e novel food.
In Europa la canapa sta guadagnando sempre più spazio, ma è necessario un quadro normativo chiaro per permettere al settore di svilupparsi anche in Italia.
L’EIHA (European Industrial Hemp Association) svolge un ruolo chiave nel definire il quadro normativo europeo per la canapa nei settori alimentare, cosmetico e Novel Food. Attualmente, la canapa sta guadagnando sempre più spazio in questi ambiti, ma le normative variano tra i diversi paesi, creando incertezze per produttori e consumatori.
Canapa Alimentare
• Semi e derivati (olio, farine, proteine) sono già regolamentati e ampiamente utilizzati.
• Infiorescenze e foglie: attualmente non riconosciute come alimenti tradizionali in Europa, rientrano nella regolamentazione del novel food (Reg. UE 2283/2015), il che ne limita l’uso senza un’autorizzazione specifica.
• THC negli alimenti : Il Regolamento UE 2022/1393 stabilisce limiti di contaminazione da THC per gli alimenti derivati dalla canapa.
. Cosmesi e Prodotti per il Benessere: Il CBD e altri estratti di canapa sono ampiamente utilizzati in prodotti cosmetici, con regolamenti che ne permettono l’uso secondo il Cosmetic Regulation (EC) No. 1223/2009.
Novel Food e sfide Regolatorie
• L’EIHA sta lavorando per ottenere autorizzazioni novel food per gli estratti di canapa, al fine di standardizzare il mercato e permettere la libera commercializzazione degli estratti di CBD in tutta Europa.
• Alcuni paesi, come la Francia, hanno adottato regole più restrittive, mentre altri, come la Finlandia, hanno favorito un’ampia diffusione della coltivazione di canapa.
L’Europa sta lentamente creando un quadro normativo più chiaro, ma servono ancora maggiori certezze per il settore della canapa alimentare e cosmetica. L’EIHA continua a lavorare per un approccio unificato e per la piena integrazione della canapa nelle industrie alimentari, cosmetiche e farmaceutiche.
ASPETTI PRODUTTIVI E QUALITATIVI DI CANNABIS SATIVA L. : GESTIONE BIOLOGICA ED INTEGRATA A CONFRONTO – Ilaria Marotti (DISTAL UniBo)
Confronto tra coltivazione biologica e integrata su due varietà di canapa destinate alla produzione di CBD:
• La gestione integrata ha garantito una maggiore resa rispetto alla biologica.
• L’epoca di raccolta influisce sulla composizione chimica: anticipando di 15 giorni si ottiene un maggiore contenuto di polifenoli, flavonoidi e attività antiossidante, ma si rischia di superare i limiti legali di THC.
• La gestione biologica ha mostrato un’elevata efficacia nel controllo degli artropodi.
Canapa, nuovi scenari produttivi tra terreni marginali e contaminati – Luca Laurenzi (DISTAL UniBo)
La canapa può essere una risorsa per i terreni marginali e siti inquinati in attesa di bonifica (12.000 in Italia), grazie alla tecnica del fitorimedio, che utilizza le piante per assorbire e degradare sostanze nocive.
• Progetto GOLD H2020 : produzione di biocarburanti da biomassa contaminata.
• Progetto RIQUALIFICANAPA: miglioramento delle tecniche di fitorimedio.
ILLUMINAZIONE SUPPLEMENTARE PER LA COLTIVAZIONE DI CANNABIS SATIVA L. IN SERRA – Fabio Perrotti (DISTAL UniBo)
Studio di un sistema dinamico di illuminazione supplementare per la coltivazione in serra.
• La cannabis light è considerata una cash crop ad alto reddito.
• La quantum efficiency (efficienza nell’assorbimento della luce) varia in base alle fasi di crescita della pianta.
• Le onde blu e rosse sono le più assorbite, mentre il verde e il far-red lo sono meno.
• L’illuminazione ideale cambia a seconda della fase fenologica della pianta.
GENETICHE PER LA CANAPA AD USO NUTRACEUTICO E COSMETICO- Jacopo Paolini (Green Valley)
Parlando di Sementi e genetiche per usi Nutraceutici e Cosmetici,la Francia è la principale produttrice di sementi.
• Olanda: Ad oggi è l’unico paese a riconoscere i Carbon Credit per la Coltivazione di Canapa.
• Finlandia: alta diffusione della coltivazione.
L’Italia è tra i paesi più attivi nella ricerca, ma la conoscenza del settore è ancora limitata.
Canapa nell’edilizia Italiana : L’uso della canapa in edilizia sta guadagnando attenzione in Italia grazie alle sue Proprietà Ecologiche, Isolanti e Sostenibili.
Questo settore rappresenta un’opportunità per sviluppare materiali da costruzione Naturali , efficienti dal punto di vista energetico ed a Basso Impatto Ambientale.
E’ in fase di costruzione una parte del Centro neurologico A Milano, con mattoni in Calce-Canapulo.
MICROGREENS: INNOVAZIONE NELL’USO ALIMENTARE DELLA CANAPA –Antonio Pannico (Università degli studi di Napoli, Federico II)
I microgreens di canapa rappresentano una nuova frontiera nell’uso alimentare della pianta, con potenziali benefici nutrizionali e applicazioni innovative. Questa ricerca si concentra sull’utilizzo delle piantine giovani di canapa, raccolte in fase precoce (tra 7 e 21 giorni dalla germinazione), quando sono ricche di nutrienti e composti bioattivi.
- Benefici Nutrizionali e Funzionali
• I microgreens di canapa sono una fonte naturale di antiossidanti, polifenoli e flavonoidi, con potenziali benefici per la salute.
• Contengono elevate concentrazioni di vitamine (A, C, E, K) e minerali essenziali.
• Possono avere un alto contenuto di fitocannabinoidi, in particolare CBD, senza superare i limiti legali di THC.
- Coltivazione e Innovazione• La coltivazione dei microgreens richiede meno risorse rispetto alla canapa a ciclo completo, con bassi input di acqua, spazio ed energia.• L’uso di sistemi di illuminazione controllata (LED) e coltivazione idroponica o su substrati innovativi permette di ottimizzare la crescita e il contenuto di composti benefici.• La ricerca sta valutando come i diversi spettri di luce possano influenzare la produzione di metaboliti secondari nei microgreens di canapa.
Applicazioni nel Settore Alimentare• Possono essere utilizzati in insalate, estratti, smoothie e integratori alimentari, offrendo una nuova opportunità per il mercato del benessere.• La loro introduzione nel settore della nutraceutica e degli alimenti funzionali potrebbe aprire nuovi mercati, specialmente per chi cerca alternative salutari e naturali.L’uso dei microgreens di canapa rappresenta un’innovazione promettente nel settore alimentare, combinando sostenibilità, valore nutrizionale e potenziali benefici per la salute. Tuttavia, servono ancora studi e regolamentazioni chiare per facilitarne l’introduzione sul mercato europeo. Principi attivi della canapa e impiego farmaceutico – Giuseppe Cannazza (Università di Modena e Reggio Emilia)
Distinzione tra Fitocannabinoidi, Endocannabinoidi e Cannabinoidi Sintetici
I cannabinoidi sono composti chimici che interagiscono con il sistema endocannabinoide (ECS) del corpo umano. Si distinguono in tre categorie principali:
Fitocannabinoidi (Cannabinoidi Naturali)
• Sono molecole naturali presenti nella pianta di Cannabis sativa.
• I più noti sono il THC (tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo), ma la pianta ne contiene oltre 100 diversi tipi.
• Altri fitocannabinoidi importanti:
• CBG (cannabigerolo): precursore di THC e CBD, studiato per le sue proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive.
• CBC (cannabicromene): potenziale analgesico e antidepressivo.
• CBN (cannabinolo): si forma dalla degradazione del THC ed è noto per i suoi effetti sedativi.
• Vengono utilizzati in ambito medico, nutraceutico e cosmetico.
Endocannabinoidi (Prodotti dal Corpo Umano)
• Sono cannabinoidi naturali prodotti dal nostro organismo per regolare funzioni fisiologiche.
• Principali endocannabinoidi:
• Anandamide (AEA): coinvolta nella regolazione dell’umore, della memoria e del dolore.
• 2-AG (2-arachidonoilglicerolo): modulatore del sistema immunitario e della risposta infiammatoria.
• Agiscono legandosi ai recettori CB1 (nel sistema nervoso) e CB2 (nel sistema immunitario).
Cannabinoidi Sintetici
• Sono composti creati in laboratorio per replicare o modificare gli effetti dei cannabinoidi naturali.
• Alcuni sono studiati per scopi farmaceutici, come:
• Dronabinol (THC sintetico, usato contro la nausea e la perdita di appetito).
• Nabilone (analogo sintetico del THC, utilizzato per il trattamento di nausea e vomito da chemioterapia).
Mentre i Fitocannabinoidi sono naturali e utilizzati in ambito medico e benessere, gli Endocannabinoidi regolano processi biologici nel corpo umano. I Cannabinoidi sintetici possono avere applicazioni terapeutiche, ma alcuni sono associati a rischi per la salute.
- Studio della Tradizione Storica sulla Canapa nella Biblioteca “Mattioli” di Modena (1500)
La Biblioteca “Mattioli” di Modena, fondata nel XVI secolo, conserva importanti testimonianze storiche sull’uso della canapa nei secoli passati. Questa pianta ha avuto un ruolo fondamentale nell’economia agricola e manifatturiera italiana, trovando applicazione in diversi settori, dall’artigianato tessile alla medicina.
- Canapa e Tradizione Agricola
• Nei testi conservati nella Biblioteca Mattioli si trovano descrizioni dettagliate della coltivazione della canapa nel Rinascimento.
• La canapa era utilizzata per la produzione di fibre tessili, impiegate nella realizzazione di corde, vele e tessuti di alta qualità.
• L’Italia, in particolare l’Emilia-Romagna, era tra i maggiori produttori di canapa in Europa.
- Canapa in Medicina e Farmacologia
• Alcuni documenti del 1500 riportano l’uso della canapa in preparazioni medicinali, in linea con la tradizione erboristica dell’epoca.
• Veniva utilizzata per trattare dolori, infiammazioni e disturbi del sonno, anticipando le moderne applicazioni terapeutiche del CBD.
• L’erborista Pietro Andrea Mattioli, da cui prende il nome la biblioteca, descriveva già nel XVI secolo le proprietà della canapa nelle sue opere di botanica e medicina.
- Evoluzione dell’Uso della Canapa
• Nei secoli successivi, l’uso della canapa si espanse, con un ruolo centrale nell’industria navale e manifatturiera.
• Con il XX secolo e le restrizioni legali, l’uso della canapa diminuì drasticamente, fino alla recente riscoperta delle sue potenzialità industriali, terapeutiche e alimentari.
Lo studio dei testi antichi conservati nella Biblioteca “Mattioli” di Modena permette di comprendere come la canapa fosse già un elemento chiave dell’agricoltura e della medicina rinascimentale. Questa tradizione rappresenta oggi un’importante base per il rilancio della filiera della canapa in Italia.
Il settore della canapa si trova in una fase di transizione tra ricerca, innovazione e incertezze normative. Mentre l’Europa apre sempre più spazi per l’uso della canapa in cosmesi, alimentazione e Bioeconomia, in Italia persistono lacune legislative che frenano il pieno sviluppo del settore. È fondamentale una maggiore chiarezza normativa e un impegno concreto nella ricerca per valorizzare le potenzialità della canapa in agricoltura, medicina, industria e sostenibilità ambientale.